Urashima Taro era un pescatore conosciuto per la sua bravura nel pescare. Quando riesce a pescare una bellissima tartaruga, la libera non facendosi ingolosire dai tanti soldi che avrebbe potuto ricavare e ha ceduto all'amore verso la vita dell'animale. La tartaruga però era così pesante da far addormentare Urashima, che al suo risveglio vide una meravigliosa ragazza sulla sua barca, il cui nome è proprio Otohime. La descrizione dell'aspetto è: "pelle color luna, capelli del color del sole e occhi del colore del mare", più o meno gli stessi che ha usato Oda per il suo personaggio. Ma torniamo alla storia... Otohime era la figlia del dio del mare che l'aveva trasformata in una tartaruga per provare l'animo buono di Urashima, a cui venne proposto di prendere in sposa la principessa perchè di buon cuore, visto che non avrebbe mai ucciso le creature del mare.
Venne così portato al palazzo del dio drago (descritto più o meno come è stato rappresentato da Oda). Dopo il matrimonio e tre anni di convivenza il pescatore sentì la mancanza di casa, e decise di tornare in superficie: solo che il tempo passava più lentamente nel regno del dio del mare, e lui risultava morto da 400 anni. Vedendo il territorio così cambiato non si sentì più appartenente a quella terra, e decise di far ritorno da Otohime. Mentre Urashima cercava di tornare dalla sua principessa, invecchiò di colpo e morì. In Giappone, quando i pescatori di Sugeka sentono una voce flebile dicono che è Otohime che sta cercando il suo sposo.
La morale di tutto ciò è che il tizio è un coglione.
Nessun commento:
Posta un commento