venerdì 2 gennaio 2015

L'importanza dei Flashback di ONE PIECE

Alla base di una buona caratterizzazione di un personaggio si deve avere per forza un progresso mentale all’interno dell’opera, e tale progresso in ONE PIECE ci viene spesso mostrato tramite flashback. Non è un caso che questi siano sempre intrisi di emozioni, e la maggior parte delle effettive morti dei personaggi avviene nelle famose pagine nere, come una sorta di maledizione. Ma perché sono così importanti e perché siamo disposti a dire che nei flashback ONE PIECE diventa poesia? Siamo dei luridi fanboy (sì) oppure c’è davvero qualcosa in più (sì)?

Per iniziare, prendiamo come esempio l’ultimo flashback, ovvero la storia di Rebecca, Scarlet e Kyros, forse il più particolare della storia. Prima si vede dal punto di vista di Rebecca, che ha completamente rimosso il padre dalla memoria, e dopo dal punto di vista di Kyros, che invece non ha mai dimenticato le due donne della sua vita. In particolare Rebecca plasma i ricordi stessi per colmare l’assenza del panzuto genitore.



Quando il ricordo viene ripercorso dal punto di vista di Kyros, si vede che non collima con quello dell’amata figlia, creando un immenso impatto grafico che lascia il lettore prima basito, poi esterrefatto.

Il dramma di un uomo che non può piangere, il calore che lascia il corpo della propria amata e lui che non riesce nemmeno a percepirlo. Tutto questo va a smentire i dissidenti che sostengono che ONE PIECE sia privo di romanticismo e di storie d’amore di un certo peso, perché nei ricordi di Kyros vediamo l’amore nella sua forma più alta, e non una relazionuccia tra ragazzini tempestati da ormoni. E non provate a pensare che sia l’unica storia d’amore all’interno del manga, e non ci riferiamo alla concezione standard e canonica dell’amore, ma ad un amore esteso in tutte le sue sfaccettature, come l’amore verso il proprio paese o verso la famiglia (come la concezione di tesoro, che non è la classica cassa piena di soldi ma cambia a seconda del punto di vista di un personaggio).
Nel flashback troviamo proprio ogni sfaccettature dell’amore, dall’amore puro (vedi sopra), all’amore verso la famiglia (come lo ha dimostrato Kyros nei confronti di Rebecca) e verso il proprio paese (Kyros si taglia la gamba per poter sferrare un colpo mortale a Mingo, e nonostante siano passati numerosi anni, serba quel rancore che esternerà poi decapitando Doflamingo (la marionetta, lol).



Come potete vedere, il flashback non contiene solo la storia, ma se analizzato si possono notare molte sfaccettature, dalle comparazioni passato/presente alla crescita interiore dei personaggi al suo interno, creando così un netto collegamento con il presente e non lasciando a sé stessi gli eventi che ne prendono parte.
Ma, parlando dei flashback in ONE PIECE più in generale, possiamo concludere dicendo che il flashback sia la chiave di narrazione che Oda utilizza per mostrare la crescita psicologica di un personaggio o anche mostrare come un paese sia arrivato a determinate condizioni politiche. Capite bene, quindi, che evitare di proposito un capitolo dove viene mostrato un flashback, sicuramente porterà delle lacune che renderebbero incomprensibili certi punti del presente o, peggio, si raggiungerebbero delle conclusioni molto differenti da quella che è la realtà.
Immaginate l’assenza del flashback di Re Riku. Tutti noi avremmo pensato che effettivamente Doflamingo sia stato un re buono, giusto e legittimato a governare finora su Dressrosa, quando, come noi ben sappiamo, la realtà è assai differente.

Arrivati a questo punto, possiamo realmente dire che un flashback sia inutile e saltabile? Che sia addirittura noioso? In fondo, potrebbe narrativamente starci anche una breve spiegazione di ciò che successe in passato, senza “evitabili” pagine nere piene zeppe di ricordi.  E invece no!! Abbiamo un sostanziale esempio nel flashback di Noland e Calgara, una storia di 400 anni fa con personaggi totalmente differenti da quelli che abbiamo incontrato nel presente, ma che nonostante ciò ci fa capire in pochissimi capitoli la disperata situazione che si è andata a ripercuotere sin nel presente. I flashback hanno quindi un’importanza non indifferente e per nulla trascurabile, intere pagine atte a farci capire appieno il significato del presente spesso poco chiaro. E non potremmo chiedere di meglio in una storia che ruota sul perno del passato, dove il mistero principale è la riscoperta di un periodo storico lontano e oscuro.

È quindi chiarissimo come i flashback siano di vitale importanza, spesso più per noi lettori che per i personaggi dell’opera. Si può notare perfettamente come Oda esprima questo concetto attraverso Luffy, spesso indolente e incurante dei racconti dei personaggi che introducono i flashback.


CKè PàLLè ÌL FLàSCìò BàCCò-SàMà


-BorsaLino, ilmioamicopanda, Usoppo

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