lunedì 16 maggio 2016

10 Curiosità che non sai su ONE PIECE


Non si contano le curiosità e le citazioni pubblicate in pagina tutti questi anni (parliamo di centinaia e centinai di post racchiusi in diversi album). Abbiamo, perciò, raccolto e inserito dieci delle migliori in questo focus.

Nasce così "10 Curiosità che non sai su ONE PIECE"!

A fine lettura, facci sapere nei commenti quale conoscevi (nessuna lol).



1. ARCIPELAGO BOEING


L'arcipelago Boeing della Rotta Maggiore, dove viene spedito Usop, sembrerebbe una citazione al romanzo "Le 13 vite e mezzo del Capitan Orso Blu" (Walter Moers, 1999). Come il nostro nasuto, anche Orso Blu approda su un isola dove tutto è commestibile e innocuo e, cominciando a mangiare, diventa una tanica di lardo.

All' improvviso l' isola si innalza, la vegetazione sparisce e si apre una grande bocca nel suolo che ingoia tutto quello che vi cade dentro! Orso Blu verrà salvato dal gabbiano Mac e la storia proseguirà... mentre il nostro cecchino verrà salvato da Heracles-un e inizierà l'allenamento nel Bosco dei Briganti.

L' isola del romanzo è una "Sbafatrix insularis" mentre quella del manga una "Stomach baron".





2. GLI SPETTRI DEL BROCKEN


Ricordate il nostro stupore quando i Mugiwara, nei pressi di Jaya, si trovarono di fronte delle gigantesche sagome umane? Ebbene, sarete ancora più stupiti quando saprete che Oda non si è inventato quel fenomeno di sana pianta, ma esiste anche nella realtà. Sto parlando degli spettri del Brocken, la più alta vetta della catena dell'Harz, in Germania.


Questo "spettro" appare quando il sole splende da un punto più basso dietro ad uno scalatore nella foschia, proiettando l'ombra sulla foschia stessa, spesso con una strana forma triangolare dovuta alla prospettiva. Lo spettro appare ingigantito perché la foschia oscura i punti di riferimento con i quali un osservatore può giudicare le dimensioni, e perché l'ombra si stende su goccioline d'acqua poste a distanza variabile dall'occhio, confondendo la percezione della profondità. Il "fantasma" può sembrare muoversi, anche abbastanza rapidamente, a causa dei movimenti dello strato di foschia. Naturalmente, questo fenomeno, chiamato più genericamente gloria, può proiettare le ombre di altri corpi, come aerei o altro.



3. I BOTANICI DEL MARE MERIDIONALE 

 


La febbre del legno, che senz'altro ricorderete dal flashback di Calgara e Noland, fu debellata grazie agli studi condotti da vari botanoci del Mare Meridionale.
Fatto curioso è che Chopper, durante i due anni, viene spedito nell'isola di Torino nel Mare Meridionale, dove è presente un'immensa biblioteca piena di libri sull'utilizzo di piante medicinali e sulla cura delle malattie. 

Semplice coincidenza? 


4. KLABAUTERMAN


Ne parla Franky a Water 7, lo vede Usopp a Skypiea mentre ripara la Going Merry.


Il Klabautermann è uno spirito che, secondo le leggende dei marinai che un tempo navigavano nel Mar Baltico, protegge nave ed equipaggio se quest'ultimo è particolarmente "affettuoso" con l'imbarcazione. Sempre secondo questi racconti la creatura è allegra, ha una particolare propensione alla musica, ed ovviamente è molto esperta in imbarcazioni. Più o meno come l'ha ritratto Oda, che sceglie di abbinargli dei suoni, lasciando coperto da un velo di mistero l'aspetto fisico (si vede solamente la sagoma in ombra).





Ma quindi l'ha copiato paro paro? Non proprio.

La differenza sostanziale tra il Klabautermann di Oda e quello dei miti baltici sta nell'aspetto. Mentre Oda lo disegna come un piccoletto incappucciato, secondo le leggende è un piccolo marinaio vestito di giallo, con un cappello di lana e dotato di una pipa. Basta vedere qualche rappresentazione grafica (come quella in figura) per accorgersi che sono due cose totalmente diverse, almeno fisicamente.
In altre versioni invece il Klabautermann è visto come un coboldo, uno spirito maligno che fa dispetti a bordo e che a volte rovina sia equipaggi che navi... un vero figlio di sua mamma.




5. LA CINTURA DEL CAMPIONE



Avete notato? La fibbia della cintura di Burgess e quella del Candle Champion di Mr. 3 sono identiche!

Che Burgess fosse il famoso campione di wrestling di qualche mare del mondo e che Mr. 3, da conoscitore della lotta (o da fan), ne abbia copiato la cintura?



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6. GIOCHI DI PAROLE SULLE MAGLIETTE 

 


La maglietta di Monet presenta un gioco di parole stampato sopra, in quanto "HAPPY" sta sia per "felice" che per "arpia" (harpy). Le due parole sono infatti molto simili sia nello scriverle che nel dirle e questo vale sia in inglese che in giapponese (happy, ハッピー; harpy, ハーピー).


La maglietta di Fisher Tiger presenta invece la scritta "Frog? No, hippo". Questa si riferisce al fatto che guardando solo la parte superiore della maglietta si potrà osservare una rana, che è invece un ippopotamo con la bocca aperta se guardiamo la figura per intero.


7. EPOCA SENGOKU 

 


Il nome dello strasega, "Sengoku", si potrebbe riferire a un periodo preciso della storia giapponese conosciuto proprio come "Epoca Sengoku" o periodo degli stati e paesi belligeranti. Si tratta di un'età triste per la storia giapponese, che si protrae dal 1478 fino al 1605, in cui si verifica una forte crisi politica, causata soprattutto dalle continue guerre fra i tanti piccoli feudi del paese. 

Insomma, Sengoku non ha portato allo sfascio solo la Marina, ma anche il Giappone!


 

 

 

 

 

 

 

8. AKAINU PROTAGONISTA DI ONE PIECE


Una curiosità per tutti i fan del Pasticcere Cane Rosso.


Oda, in una intervista del 2014 con Yasutaka Nakata, ha dichiarato che, se Akainu fosse stato il protagonista dell’opera, One Piece si sarebbe concluso in un anno.

L’affermazione va collegata a quanto ha detto poco prima: in sintesi, Oda ritiene che un autore, quando crea una storia, deve preoccuparsi di non rendere il protagonista particolarmente forte e di non dotarlo, fin da subito, di poteri micidiali e eccessivamente potenti, cosa che, al contrario, sarebbe fatta mettendo un protagonista come Akainu.

Che abbia voluto comunicarci che Luffy non è ancora in grado di competere con Akainu?


9. SUGAR


Come ben sappiamo il sensei Eiichiro Oda ha una grande cultura cinematografica che in molti casi lo aiuta nella creazione dei suoi personaggi.

Nella pellicola francese vincitrice dell'oscar (nel 2002) "Il favoloso mondo di Amélie" possiamo notare alcune somiglianze tra Amélie e Sugar, uno dei membri più importanti della ciurma di Doflamingo.


Le due bambine hanno lo stesso taglio di capelli e lo stesso modo di mangiare la frutta (Amélie le fragole, Sugar l'uva).

Nonostante queste similitudini tra i 2 personaggi non sembrano esserci collegamenti riguardo i loro operati nelle rispettive storie.


10. LA BENDA SULL'OCCHIO


Nel Databook “ONE PIECE GREEN SECRET PIECES” Oda ci rivela un piccolo segreto: nel corso del manga non ha mai disegnato un pirata con una benda sull’occhio. 
Questo perché si è voluto opporre al luogo comune secondo cui ogni pirata porta una benda sull’occhio, cercando di disegnare pirati senza basarsi sul questo classico stereotipo. 

Qui di seguito c’è la dichiarazione stessa di Oda, tratta direttamente dal volume tradotto dalla Star Comics, dove l’autore, a fine discorso, dichiara, inaspettamente, che infrangerà la sua "regola” disegnando in futuro il suo primo pirata con la benda sull’occhio:

“Bene, che lo vogliate o no, anche questo mio spazio su One Piece Paradise, con i suoi inutili aneddoti sulla realizzazione della serie, giunge così alla sua fine. Per concludere, più che raccontarvi qualche altro retroscena, vi confido una mia regola segreta. Da dove si riconosce un “pirata”? Chiedete di disegnare un pirata a chiunque abbia un po’ di capacità grafiche, e quasi sempre disegnerà un uomo con una benda sull’occhio. Un vero e proprio pirata. Facile da riconoscere. E la presenza o meno della benda cambia totalmente le cose. Verrebbe quasi da pensare che esiste una specie di formula per cui benda = pirata, così come capelli afro = campione. Bene, ma ora vi chiedo: ve ne eravate già accorti…?! No, credo di no. In tutto One Piece, finora, non è mai comparso un solo pirata con una benda sull’occhio…! Si, probabilmente non conta nulla, ma in realtà questa è una mia piccola regola segreta: “Mica tutti i pirati devono avere per forza la benda sull’occhio! Anzi! Io posso disegnare dei pirati senza fare ricorso alla benda!” È con questo spirito che ho dato via all’avventura sugli oceani di un ragazzo apparentemente come tanti. In altri termini, se tutti hanno ormai fissa in testa una certa immagine da pirata, io ho voluto illustrare il percorso lungo cui un giovane pirata arriva all’immagine. Però, visto che non ho nulla contro le bende sull’occhio, verso la fine della lunga saga di One Piece comparirà proprio un pirata con la benda, almeno uno. E non vedo l’ora di poterlo disegnare.”




1 commento:

  1. Questo post credevo di averlo commentato giorni fa :D
    Allora non conoscevo la numero 1, la 5, la 6 e la numero 10!

    RispondiElimina